Psoriasi lieve o moderata? Come riconoscere le differenze
L’80% delle persone che ricevono una diagnosi di psoriasi manifesta la forma lieve o moderata della malattia. Ma quali sono le differenze, e come si fa la valutazione? Scopriamo come capire quale sia il grado di severità della propria psoriasi e come cambia nel tempo.
INDICE:
- Diagnosi di psoriasi: i tre gradi di gravità
- Lieve o moderata? Come riconoscere la psoriasi sulla base dei sintomi
- PASI, DLQI e PGA: i test per classificare la tua psoriasi
- PASI (PSORIASIS AREA AND SEVERITY INDEX)
- PGA (PHYSICIAN’S GLOBAL ASSESSMENT)
- DLQI (DERMATOLOGY LIFE QUALITY INDEX)
Diagnosi di psoriasi: i 3 gradi di gravità
Quando si riceve una diagnosi di psoriasi, nell’80% dei casi si tratta di psoriasi volgare o a placche. Altri tipi di psoriasi meno comuni sono quella guttata e quella inversa o delle pieghe. Ma la classificazione più importante al momento della diagnosi è il grado di severità della malattia. Tre sono le possibilità:
- psoriasi lieve, che interessa dall’1 al 3% della superficie cutanea;
- psoriasi moderata, che interessa dal 3 al 10%;
- psoriasi severa, diffusa su oltre il 10% del corpo.
La maggior parte delle persone con psoriasi presenta una forma lieve o moderata per tutta la vita. Tuttavia, il grado di gravità può cambiare negli anni e potrebbe osservarsi sia un peggioramento che, al contrario, un miglioramento. Perciò è molto importante capire quale sia il proprio tipo di psoriasi al momento della diagnosi, perché sulla base di questo si può stabilire il tipo di trattamento e monitorare la risposta nel tempo.
Ci spiega meglio le caratteristiche della psoriasi lieve o moderata, e quali i possibili segnali di un peggioramento, il Dr. Matteo Megna, Ricercatore universitario, Università di Napoli Federico II.
Lieve o moderata? Come riconoscere la psoriasi sulla base dei sintomi
La psoriasi si definisce lieve quando le sue tipiche placche compaiono nell’1-3% del corpo. E si definisce moderata quando le lesioni coprano il 3-10% dell’epidermide totale, cuoio capelluto e unghie inclusi. Ma “a quanta pelle” si riferiscono queste percentuali? Lo strumento che si può usare come unità di misura empirica è la mano, la cui superficie equivale a circa l’1% di quella del corpo. Ad esempio, se ad essere colpiti dalla psoriasi fossero entrambe le mani più una parte del cuoio capelluto, avremmo una psoriasi lieve, ma se fossero interessate anche parti del tronco o delle gambe o del viso, avremmo allora una forma moderata della malattia.
Contare il numero delle lesioni e la loro diffusione non è il solo indice di gravità della malattia. Occorre anche osservare gli altri sintomi e l’impatto di questi sulla qualità di vita. Se le lesioni sono poche, ma colpiscono zone delicate o molto in vista del corpo, come il viso o i genitali, l’impatto negativo della malattia sarà superiore a quanto accada per una psoriasi limitata al cuoio capelluto o alla schiena. Pertanto, la persona potrebbe vivere una psoriasi lieve in modo estremamente conflittuale sotto il profilo psicologico.
Proprio per questo motivo, medico e paziente devono considerarsi alleati nella scelta della terapia per la psoriasi, come ci ricorda il Dr. Enzo Errichetti della Clinica Dermatologica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria S. Maria della Misericordia, Udine.
Le placche potrebbero inoltre essere più o meno estese e infiammate. In questo caso i criteri di classificazione per capire se la psoriasi è lieve o moderata saranno:
- presenza di eritema/arrossamento;
- livello di ispessimento della pelle nell’area della lesione;
- intensità del prurito;
- esfoliazione più o meno abbondante.
Attenzione, infine, ad altri sintomi non direttamente collegati alle placche psoriasiche, come edema delle dita o dolori articolari. Manifestazioni sistemiche della psoriasi, in particolare con interessamento delle articolazioni del corpo (artrite psoriasica), possono presentarsi anche con un grado lieve della malattia cutanea.
PASI, DLQI e PGA: i test per classificare la tua psoriasi
Esistono specifici test per classificare il livello di gravità della psoriasi, fornire le indicazioni necessarie per stabilire il protocollo di cura, modularlo nel tempo e aiutare anche i pazienti nel monitoraggio della malattia. Vediamo i tre principali.
PASI (PSORIASIS AREA AND SEVERITY INDEX)
Si tratta del questionario più usato per stabilire il livello di gravità della psoriasi e la risposta alle terapie. Per calcolare questi indici si suddivide il corpo in quattro macroregioni: la testa (10% della superficie totale), gli arti superiori (20%), il tronco (30%) e gli arti inferiori (40%). Per ciascuna regione occorre segnalare l’eventuale presenza di lesioni e le loro caratteristiche. Al termine del test, il punteggio andrà ad indicare il livello di estensione della patologia. Ad esempio, il punteggio di una psoriasi lieve si assesterà sotto il 5, mentre un punteggio tra 5 e 10 indicherà una psoriasi moderata.
PGA (PHYSICIAN’S GLOBAL ASSESSMENT)
Questo test viene usato per stabilire il grado di severità delle lesioni psoriasiche sulla base di criteri quali: eritema, ispessimento, esfoliazione. In base a questi parametri di valutazione clinica visiva e al punteggio, le placche potranno essere definite chiare, minime, lievi, moderate e severe. Vediamo ora come si attribuisce il punteggio a ciascuno dei tre parametri usati per valutare il grado di gravità della psoriasi limitatamente alle forme lievi e moderate:
- ispessimento: da minimo a medio/elevato (punteggi tra 1 e 3);
- eritema: da lieve a rosso (punteggio tra 1 e 3);
- esfoliazione: da minima a moderata (punteggio tra 1 e 3).
Il PGA è un ottimo test di monitoraggio delle terapie topiche per la psoriasi lieve e moderata, perché consente di stabilire chiaramente un prima e un dopo la cura. Per questo deve essere ripetuto nel tempo.
DLQI (DERMATOLOGY LIFE QUALITY INDEX)
Il DLQI consente di dare una valutazione alla qualità di vita in relazione all’impatto della psoriasi. Questo test di autovalutazione permette quindi di stabilire quale sia la relazione tra i sintomi della psoriasi e la percezione della qualità generale delle proprie giornate, nonché l’impatto sulle relazioni e sul fronte del lavoro o dello studio. Un risultato negativo, anche associato a forme lievi e moderate di psoriasi, può stimolare i medici a consigliare percorsi di aiuto psicologico a supporto della terapia farmacologica.
Contenuto realizzato dalla Redazione di Derma-Point. Nei video, il contributo del Dr. Matteo Megna, Ricercatore universitario, Università di Napoli Federico II, e del Dr. Enzo Errichetti della Clinica Dermatologica Az. Ospedaliero-Universitaria S. Maria della Misericordia, Udine.
Fonti:
- WebMed How severe is your psoriasis?
- Healthline What’s your psoriasis severity?
- Leonardi C, See K, Gallo G, McKean-Matthews M, Zhang Y, Goldblum O, Mallbris L, Burge R. Psoriasis Severity Assessment Combining Physician and Patient Reported Outcomes: The Optimal Psoriasis Assessment Tool. Dermatol Ther (Heidelb). 2021 Aug;11(4):1249-1263. doi: 10.1007/s13555-021-00544-6. Epub 2021 May 28. PMID: 34047947; PMCID: PMC8322262.
- Clinical Review Report: Guselkumab (Tremfya): (Janssen Inc.): Indication: For the treatment of adult patients with moderate-to-severe plaque psoriasis who are candidates for systemic therapy or phototherapy [Internet]. Ottawa (ON): Canadian Agency for Drugs and Technologies in Health; 2018 Mar. Appendix 5, Validity of Outcome Measures. Available from: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK534046/
ATTENZIONE: le informazioni e i consigli che ti proponiamo sono generali, e come tali vanno considerati, non possono essere utilizzati a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.