Come prevenire la dermatite atopica

Come prevenire la dermatite atopica

La dermatite atopica ha una forte componente genetica, eppure qualcosa possiamo fare per evitare le recidive ed entro certi limiti persino per prevenirne l’insorgenza in soggetti predisposti. Scopri come prevenire la dermatite atopica in questo articolo.

INDICE:

 


 

È possibile prevenire l’insorgenza della dermatite atopica? In un certo senso sì. Intendiamoci: parliamo di una malattia multifattoriale in cui la componente genetica ha un peso decisivo. E contro la genetica poco si può fare. Tuttavia esiste un margine di intervento: alcuni comportamenti possono infatti contribuire a prevenire il peggioramento ed entro certi limiti a evitare che la patologia si manifesti nei soggetti predisposti.

 

Ricordiamo che la dermatite atopica è una malattia infiammatoria della pelle la cui origine va ricercata in diversi fattori, tra cui un malfunzionamento del sistema immunitario: questo spiega perché molti pazienti sono affetti anche da altre condizioni immunomediate come la rinite e la febbre da fieno, ma anche l’asma e alcune malattie autoimmuni.

 

La prevenzione delle recidive parte dai comportamenti quotidiani: l’igiene personale, la cura della pelle, l’abbigliamento, l’alimentazione e molte altre scelte che compiamo ogni giorno. Ce ne parla la Dr.ssa Rosa Frisario, Specialista in Dermatologia e Venereologia con studio a Barletta.

Attenzione all’igiene personale e all’abbigliamento

Buona norma per prevenire il peggioramento della dermatite atopica è quella di lavarsi accuratamente preferendo bagni o docce rapidi, con acqua tiepida, impiegando detergenti ipoallergenici. Al termine occorre asciugarci bene e con tessuti morbidi in cotone, tamponando la pelle, per poi applicare creme idratanti che ristabiliscano il normale equilibrio cutaneo.

 

Per quanto riguarda l’abbigliamento è bene optare per tessuti morbidi in lino o cotone e possibilmente per vestii non attillati. Un consiglio per prevenire le recidive e il peggioramento di una dermatite atopica già presente è quella di usare detergenti ipoallergenici per lavarli, ricordando di impostare il doppio risciacquo sulla lavatrice.

 

Cosa mangiare per prevenire la dermatite atopica

C’è poi il capitolo alimentazione. Non esiste una dieta contro la dermatite atopica, come suggerito da alcuni, tuttavia è noto che è utile seguire un’alimentazione sana ed equilibrata basata sulla piramide alimentare della dieta mediterranea: una buona quantità di fibre da frutta e verdura e di cerali integrali accanto a una riduzione di proteine animali sono benefici perché contribuiscono a mantenere il microbiota intestinale in salute. È infatti dimostrato il legame saldo tra flora batterica intestinale e cutanea. Peraltro è stato dimostrato come la funzione immunitaria parta proprio dall’intestino: mantenendo quest’ultimo in salute potremo contribuire a contenere l’infiammazione immunomediata.

 

Probiotici in gravidanza per la prevenzione

Proprio partendo da queste recenti scoperte scientifiche sempre più studi hanno ipotizzato un ruolo protettivo dei probiotici – integratori alimentari destinati a regolarizzare il microbiota intestinale – non solamente in ottica di cura della dermatite atopica ma addirittura di vera e propria prevenzione. Si ipotizza infatti che, assunti nei primissimi anni di vita o addirittura dalla madre durante la gravidanza, i probiotici possano prevenire del tutto l’insorgenza della malattia. Come è ormai dimostrato da moltissimi studi clinici, infatti, il microbiota intestinale è in grado di modulare la risposta infiammatoria sistemica influenzando persino lo sviluppo di sensibilizzazioni e di allergie.

 

Alterazioni del microbiota e dermatite atopica

Ad esempio nel 2022 ricercatori del Policlinico San Matteo di Pavia avevano condotto su questo tema una revisione delle evidenze pubblicate nel corso dei dieci anni precedenti valutando la somministrazione di probiotici sia alla madre in gravidanza che al lattante.

 

Le attuali conoscenze suggeriscono infatti che una disbiosi, cioè un’alterazione del microbiota specialmente nel corso dei primi anni di vita, contribuisca allo sviluppo di condizioni infiammatorie: non a caso è stato dimostrato che nell’intestino dei pazienti con dermatite atopica si assiste a una crescita fuori controllo di batteri quali Escherichia coli, Clostridium difficile e Staphylococcus aureus insieme a una riduzione di batteri “buoni” quali lattobacilli e bifidobatteri.

 

Terapie future per prevenire la dermatite atopica

Secondo questo e altri studi, l’azione dei probiotici sulla prevenzione della dermatite atopica è a vari livelli: migliorano la funzione di barriera intestinale e limitano il movimento dei batteri. Inoltre i probiotici sono in grado di incrementare la produzione di immunoglobuline A nel tratto gastrointestinale, che proteggono dalla colonizzazione dei patogeni.

 

Oggi le indicazioni circa la somministrazione dei probiotici nella prevenzione della dermatite atopica sono approvate dalla World Allergy Organization, tuttavia occorrono altri studi a lungo termine per giungere a conclusioni definitive che potranno in futuro portare a vere e proprie terapie per prevenire la dermatite atopica in quei bambini ad alto rischio per familiarità.

Foto Dr.ssa Rosa Frisario Dermatologa

Contenuto realizzato dalla Redazione di Derma-Point. Nel video, il contributo della Dr.ssa Rosa Frisario, Specialista in Dermatologia e Venereologia con studio a Barletta.

Fonti:

ATTENZIONE: le informazioni e i consigli che ti proponiamo sono generali, e come tali vanno considerati, non possono essere utilizzati a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.

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