Dermatite atopica peggiora in estate
Dermatite atopica peggiora in estate

La dermatite atopica peggiora in estate?

Durante l’estate la dermatite atopica peggiora? Scopri come reagisce la pelle in questa stagione e come convivere al meglio con la patologia. Leggi l’articolo per saperne di più.

INDICE:

 


 

Belle stagioni da incubo per chi ha la dermatite atopica? Dipende. Molti credono che l’estate sia caratterizzata sempre da un peggioramento dei sintomi di questa patologia cutanea, tuttavia occorre fare qualche distinzione. È certamente vero che i cambiamenti stagionali influenzano l’andamento delle patologie cutanee e della dermatite atopica in particolare: sono le oscillazioni delle temperature, il vento e le alterazioni di umidità ambientale a influire sulla secchezza cutanea e sui sintomi della dermatite atopica, prurito in primis.

 

Come reagisce la pelle atopica alle stagioni

È invece meno scontato che l’inverno sia assolutamente benefico e l’estate infausta: ad esempio vento e freddo invernali possono indebolire lo strato superficiale della pelle e la permanenza in locali chiusi e scarsamente umidi a causa del riscaldamento può dar luogo a secchezza cutanea: due motivi per cui molti pazienti con dermatite atopica d’inverno stanno peggio che d’estate.

 

D’altro canto esistono pazienti che, con la bella stagione, vedono la loro condizione dermatologica migliorare grazie alle temperature più calde e a una maggiore umidità. Non solo, per chi ama la vita da spiaggia l’esposizione all’acqua marina può avere su alcuni un effetto esfoliante consentendo una regressione delle lesioni.

 

Come il clima e l’ambiente possono influenzare la dermatite atopica? Ce lo spiega la Dr.ssa Michela Ortoncelli, specialista in Dermatologia presso la Città della scienza e della salute, Torino.

Perché chi ha la dermatite atopica sta peggio d’estate?

Detto ciò, è innegabile che esistono molte ragioni per cui la dermatite atopica peggiora in estate. Eccone alcune.

  • Le temperature. Se il freddo estremo è dannoso mentre il tepore primaverile può essere rigenerante per la pelle, è anche vero che le temperature estreme delle estati più calde possono creare disturbi. Quando il termometro sale molto la pelle è a maggior rischio di irritazioni;
  • Le docce frequenti. D’estate ci si lava più spesso e ciò può causare maggiore stress per la pelle atopica, e creare secchezza e dunque prurito;
  • La spiaggia. Se come abbiamo visto l’acqua di mare può essere benefica, la permanenza del sale sulla cute può causare irritazione, secchezza e prurito. Inoltre la sabbia è essa stessa irritante;
  • L’aria condizionata. Tanto amata da alcuni e odiata dagli altri, può causare secchezza cutanea e indebolire la funzione di barriera propria della pelle;
  • Il sole. Per molte persone con patologie dermatologiche, tra cui la dermatite atopica, l’esposizione ai raggi ultravioletti ha un effetto antinfiammatorio. Ma non è sempre così: secondo alcuni studi esiste un 40% di soggetti affetti da questa condizione che non osserva un miglioramento in termini di riduzione delle lesioni e del prurito o addirittura che assiste a un loro peggioramento;
  • Il sudore. Il suo ristagno sulla pelle può causare qualche problema a chi è affetto da dermatite atopica: si parla infatti di dermatite atopica da sudore. La ragione sta nel fatto che causa una perdita di liquidi e quindi favorisce la secchezza e l’indebolimento della pelle. D’altro canto, evaporando il sudore lascia residui quali urea, lattato e minerali che hanno un’azione irritante incrementando il prurito. Non solo: secondo studi il sudore può addirittura scatenare lesioni cutanee in soggetti sani predisposti all’atopia.

 

I consigli per l’estate: come ridurre i fastidi cutanei

Come affrontare allora l’estate con la dermatite atopica per evitare che queste peggiori? Possiamo seguire alcuni consigli.

  • Abbigliamento. Indossiamo abiti traspiranti e leggeri, preferendo cotone e lino ai tessuti sintetici, come quelli tecnici per lo sport. Se andiamo al mare, evitiamo di tenere il costume bagnato addosso per troppo tempo in quanto potrebbe irritare: i tessuti con cui sono realizzati non sono traspiranti. Inoltre può contribuire e trattenere residui di sale o di sabbia a contatto con la pelle;
  • Attenzione al sole. Usiamo protezioni solari SPF50, applicate su tutto il corpo senza lasciare aree scoperte come accade talvolta nella parte superiore dei piedi o sul viso. In linea generale evitiamo di esporci nelle ore di maggiore irraggiamento preferendo invece i momenti più freschi della giornata. Ricordiamoci di applicare la protezione dopo i bagni;
  • Scegliamo ambienti ventilati. Quando non siamo in spiaggia a prendere il sole, preferiamo l’ombra e gli ambienti arieggiati evitando l’esposizione all’aria condizionata, che può seccare la pelle;
  • Igiene personale. Facciamo docce tiepide di breve durata con detergenti ipoallergenici, specie dopo il mare. Se non abbiamo modo di lavarci subito la spiaggia, almeno sciacquiamoci con acqua fresca per rimuovere sale e sabbia;
  • Creme emollienti. Dopo la doccia asciughiamoci bene e applichiamo pomate per mantenere idratata la pelle. Chiediamo consiglio al dermatologo su quale impiegare: in linea generale sono da evitare quelle untuose, ricche di profumi e altri additivi;
  • Beviamo molto. L’acqua è necessaria a reidratare il corpo e la pelle, specie dopo molte ore passate al sole;
  • Non interrompiamo la terapia. Anche se d’estate abbiamo altre priorità e siamo spesso fuori casa, ricordiamo di assumere i farmaci sistemici e di applicare le pomate prescritte dal medico.
Dermatite atopica: i bisogni dei pazienti
Foto Dr.ssa Michela Ortoncelli dermatologa

Contenuto realizzato dalla Redazione di Derma-Point. Nel video, il contributo della Dr.ssa Michela Ortoncelli, Dermatologia universitaria Città della scienza e della salute, Torino.

Fonti:

ATTENZIONE: le informazioni e i consigli che ti proponiamo sono generali, e come tali vanno considerati, non possono essere utilizzati a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.

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