La dermatite atopica e gli acari
La dermatite atopica non è una condizione allergica, tuttavia ha molti punti in comune con le allergie agli inalanti e in particolare con l’allergia agli acari della polvere. Scopri di più su questa condizione.
INDICE:
- Dermatite atopica, allergie e atopia
- Quali legami tra allergie agli acari e dermatite atopica
- I meccanismi allergici e quelli atopici
- Epidemiologia: l’allergia agli acari è molto diffusa
- Come ridurre la presenza di acari a casa
- Facciamoci vedere dal dermatologo e dall’allergologo
La dermatite atopica è una malattia infiammatoria cronica della pelle, chiamata anche eczema, che si manifesta con eruzioni pruriginose associate ad arrossamento, essudazione e formazione di croste. Le lesioni si presentano in particolare sul viso e sul cuoio capelluto, su mani, braccia, piedi e gambe. Colpisce primariamente i bambini e gli adolescenti: la maggior parte dei soggetti sviluppa infatti la malattia prima dei 5 anni di età, e in molti casi anche prima di un anno. Negli adolescenti tende a manifestarsi con minore estensione e soprattutto su mani e braccia, sui gomiti oppure dietro le ginocchia.
Dermatite atopica, allergie e atopia
Particolarmente comune, specialmente nei Paesi ad alto reddito e nelle popolazioni che vivono nelle aree urbane, si ritiene che sia causata da un difetto genetico che rende la barriera cutanea più fragile predisponendo la cute all’infiammazione. Non si tratta di una condizione allergica, come la dermatite allergica, tuttavia è noto che chi è affetto da dermatite atopica ha un maggior rischio di soffrire di allergie così come di condizioni atopiche che molto hanno in comune con i meccanismi allergici: in particolare asma, rinite e febbre da fieno.
Quali legami tra allergie agli acari e dermatite atopica
È questo uno dei motivi per cui i pazienti con dermatite atopica sono spesso anche allergici ad alcuni allergeni inalanti: ad esempio da tempo si studiano le correlazioni tra questa patologia e l’allergia agli acari della polvere. Gli allergeni degli acari, contenuti in particolare nelle loro feci, entrano in contatto con la superficie interna delle vie respiratorie superiori e inferiori, con gli occhi e con la pelle inducendo sensibilizzazione e quindi scatenando reazioni allergiche. Ma non solo: possono favorire l’insorgere o l’aggravarsi di malattie atopiche di tipo respiratorio quali le già citate rinite e asma, ma anche congiuntivite e sinusite. Tutte condizioni queste strettamente imparentate con la dermatite atopica.
Che si tratti di acari, pollini o altri allergeni, approfondiamo il legame tra dermatite atopica e allergia con la Dr.ssa Elena Pezzolo, Specialista in Dermatologia e Venereologia presso la U.O.C. di Dermatologia dell’Ospedale San Bortolo, Vicenza.
I meccanismi allergici e quelli atopici
Sappiamo che l’esposizione agli acari può aggravare una dermatite atopica preesistente secondo meccanismi infiammatori. È stato inoltre stato chiarito che gli acari possono esercitare un’azione infiammatoria direttamente sulla barriera epiteliale: anche per questo motivo riveste un importante ruolo nella patogenesi della dermatite atopica. Alcuni enzimi prodotti dall’acaro, infatti, causano un danno epiteliale che ha come conseguenza il rilascio di citochine proinfiammatorie, direttamente coinvolte nell’origine della patologia cutanea.
Epidemiologia: l’allergia agli acari è molto diffusa
La correlazione tra dermatite atopica e allergia agli acari è tutt’altro che irrilevante, se consideriamo che questi microscopici animali rappresentano, in particolare nelle aree del mondo a clima temperato, una delle principali fonti ambientali di allergeni respiratori. Proprio nei Paesi con un clima come il nostro, infatti, oltre la metà dei soggetti allergici e fino all’85% dei bambini che soffrono di asma bronchiale mostrano una sensibilizzazione all’acaro della polvere.
Come ridurre la presenza di acari a casa
È quindi chiaro come nei pazienti con dermatite atopica occorre fare grande attenzione agli allergeni e in particolare agli acari. Ma in che modo? Alcune buone regole possono aiutare a controllare la loro presenza in casa e quindi a evitare reazioni allergiche o un aggravamento della condizione dermatologica. Ecco allora qualche consiglio:
- Riduciamo la temperatura. Gli acari infatti vivono bene a temperature superiori ai 20°C. Impostiamo quindi temperature ridotte per il riscaldamento domestico;
- Riduciamo l’umidità. Gli acari proliferano bene a umidità relative tra il 60 e l’80%. Se infatti l’umidità relativa scende sotto il 50-55%, e dunque l’ambiente è secco, l’acaro tende a disidratarsi e muore. Usiamo quindi deumidificatori d’inverno e condizionatori d’estate. Inoltre evitiamo di stendere i panni in casa, che aumentano l’umidità ambientale;
- Attenzione a tappezzerie e peluche. Eliminiamo o puliamo periodicamente quei “serbatoi” di acari che troppo spesso ne consentono la proliferazione a casa: mobili imbottiti, tappezzerie, velluti, peluche, coperte e materassi non antiallergici;
- Arieggiamo i locali. Facciamolo in particolare al mattino, per almeno 20 minuti al giorno. Facciamolo in particolare in bagno dopo aver fatto la doccia e mentre cuciniamo, per evitare l’aumento delle temperature e il ristagno di umidità;
- Occhio all’arredo. Riduciamo il numero di soprammobili, poiché favoriscono l’accumulo di polvere. Preferiamo invece un arredamento semplice e facile da pulire;
- Usiamo materiali anallergici. In particolare è importante che sia anallergica la biancheria del letto, che va lavata spesso. Usiamo materassi e cuscini in lattice, materiale che consente una buona traspirazione senza consentire l’accumulo di polvere;
- Puliamo casa frequentemente. Preferiamo panni umidi, da passare in modo accurato andando a eliminare la polvere anche nei luoghi più nascosti. Per il pavimento, usiamo panni elettrostatici;
- Usiamo aspirapolveri con filtro Hepa. Sono adatti agli allergici;
- Posizioniamo i letti lontano dai caloriferi. Questi infatti producono moti convettivi che fanno alzare la polvere e quindi favoriscono una diffusione degli acari.
Facciamoci vedere dal dermatologo e dall’allergologo
In presenza di allergia agli acari concomitante a una dermatite atopica è in ogni caso fondamentale un parere specialistico sia dermatologico che allergologico: è utile a definire strategie di prevenzione e a impostare un piano terapeutico adatto, così da ottenere una remissione dei disturbi allergici e respiratori e, al contempo, un controllo delle manifestazioni cutanee. Ciò è valido per tutto ma in particolare per i bambini, più soggetti alla dermatite atopica ma anche alle reazioni allergiche da acari e da inalanti in generale.
Contenuto realizzato dalla Redazione di Derma-Point. Nel video, il contributo della Dr.ssa Elena Pezzolo, Specialista in Dermatologia e Venereologia presso la U.O.C. di Dermatologia dell’Ospedale San Bortolo, Vicenza.
Fonti:
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- Cameron MM, “Can house dust mite-triggered atopic dermatitis be alleviated using acaricides?”, Br J Dermatol. 1997 Jul;137(1):1-8. PMID: 9274618.
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- Mariano M, “Qual è il legame tra allergie stagionali e dermatite?”, Fondazione Veronesi Magazine, https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/pediatria/qual-e-il-legame-tra-allergie-stagionali-e-dermatite
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ATTENZIONE: le informazioni e i consigli che ti proponiamo sono generali, e come tali vanno considerati, non possono essere utilizzati a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.