Come sono le cheratosi seborroiche
Come sono le cheratosi seborroiche

Come sono le cheratosi seborroiche e come distinguerle dalle attiniche?

La cheratosi seborroica è un tumore benigno della pelle che può apparire simile alla cheratosi attinica. Come fare a distinguere le due condizioni? Guida ai sintomi da riconoscere e ai fattori di rischio.

INDICE:

 


 

Cheratosi seborroica: i sintomi da riconoscere

La cheratosi seborroica è un’escrescenza della pelle simile ad una verruca, che si forma comunemente sulla cute di uomini e donne soprattutto dopo i 50 anni. Le caratteristiche di queste lesioni cutanee le rendono simili ad altre cheratosi, come la cheratosi attinica, ma si tratta di due condizioni molto diverse. La cheratosi attinica, infatti, può evolvere verso un cancro della pelle aggressivo, il carcinoma squamocellulare, mentre la cheratosi seborroica rimane sempre benigna: può essere antiestetica, ma non mette mai a rischio l’integrità della pelle o la salute generale.

 

Vediamo come sono le cheratosi seborroiche:

Rotondeggiante o di forma ovale, dai bordi definiti, ben aderente alla pelle.

Brunastro, molto scuro, come quello dei nei.

Cerosa, unticcia o scabra.

Singole o a piccolo grappolo nella stessa area di cute.

Possono crescere e ispessirsi nel tempo, arrivando a misurare più di 2 cm.

Viso, collo, torace, spalle, stomaco e schiena (non si formano sulle palme di mani o piedi).

Prurito o fastidio, raramente dolore, possono sanguinare se irritate.

Cheratosi seborroica o attinica? Le differenze

C. seborroica

Dettaglio di una cheratosi seborroica

C. attinica

Cheratosi attinica o seborroica?

C. seborroica

Cheratosi seborroica, un tumore benigno

C. attinica

Cheratosi attinica, una lesione precancerosa

Ad un primo sguardo, la cheratosi seborroica e la cheratosi attinica possono apparire simili nella sintomatologia. Per questo, notando una strana protuberanza sulla pelle, la cosa migliore da fare è prenotare un consulto dermatologico per una diagnosi differenziale.

 

E allora approfondiamo le differenze tra le due patologie proprio con l’aiuto del medico, il Dr. Gianluca Nazzaro, Specialista in Dermatologia e Venereologia presso la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Università degli Studi di Milano.

Volendo riassumere, ecco come identificare le cheratosi seborroiche rispetto a quelle attiniche:

  • Le cheratosi attiniche appaiono come escrescenze ruvide al tatto, con consistenza squamosa, mentre le cheratosi seborroiche appaiono più simili a verruche, lisce al tatto, a volte traslucide;
  • Le cheratosi attiniche si formano nelle zone del corpo fotoesposte, come la testa, il collo, il cuoio capelluto, le braccia e le mani, le spalle; le cheratosi seborroiche possono invece comparire anche in sedi del corpo non fotoesposte;
  • Le cheratosi attiniche possono avere tonalità scure, ma anche apparire scolorite o della stessa gradazione cromatica del resto della cute, mentre le cheratosi seborroiche sono spesso pigmentate, scure, brunite.

 

Per capire cosa potrebbero essere quelle “strane” macchie o lesioni sulla pelle, effettua un esame accurato posizionandoti davanti a uno specchio intero e utilizzandone uno più piccolo per le parti difficili da raggiungere, oppure chiedendo aiuto a qualcuno. Guarda il video per scoprire quali zone del corpo controllare più attentamente in caso di cheratosi attinica.

Le cheratosi sono tutte tumori?

No, le cheratosi sono delle zone ispessite di pelle di varia natura. Si chiamano così perché si formano a partire dai cheratinociti, le cellule più numerose della cute che compongono lo strato corneo, quello più superficiale. Le cheratosi possono essere di natura proliferativa, e allora si presenteranno come escrescenze, nei, macchie o verruche. Le cheratosi attiniche e seborroiche sono di questo tipo, e sono entrambe tumorali, ma la loro natura e possibile evoluzione sono diverse. Altre cheratosi sono la follicolare e l’ipercheratosi.

 

Cheratosi seborroica: cause, cure, evoluzione

Le cause della cheratosi seborroica non sono state del tutto chiarite. Sappiamo che non dipendono dall’esposizione ai raggi UV del sole, come invece accade nel caso della cheratosi attinica, anche definita cheratosi solare perché causata da fotodanneggiamento. La cheratosi seborroica non è neppure provocata o indotta da infezioni della pelle di natura virale, fungina o micotica, e non è certamente contagiosa. Cosa porta allora alla comparsa di questi tumori benigni della cute che possono assumere anche dimensioni considerevoli?

 

Cheratosi seborroica: principali fattori di rischio

Se la scienza medica non è ancora arrivata a stabilire le cause esatte che portano alla formazione della cheratosi seborroica, sappiamo però che esistono specifici fattori di rischio:

  • Età superiore ai 50 anni. Comunemente queste lesioni sono associate all’invecchiamento cutaneo;
  • Familiarità. Se più membri del nucleo familiare sono soggetti a cheratosi seborroica, aumenta la probabilità di soffrirne a propria volta;
  • Fattore ormonale. Le persone che fanno terapie ormonali, ad esempio le donne in menopausa, possono sviluppare cheratosi seborroiche sulla pelle. Anche la gravidanza è una condizione predisponente;
  • Fototipo chiaro (pelle chiara);
  • Certi tipi di cancro. L’insorgenza improvvisa di più lesioni di questo tipo può essere spia di neoplasie maligne in organi distanti dalla pelle, come l’intestino, il seno o le ovaie, o di tumori del sangue o del sistema linfatico come leucemie e linfomi.

 

Cheratosi seborroica: trattamenti disponibili

Se non crea problemi o non è ritenuta eccessivamente antiestetica, la cheratosi seborroica può tranquillamente non essere “curata”. Qualora invece dovesse diventare fastidiosa o andare incontro a irritazioni e sanguinamenti, le opzioni terapeutiche includono criochirurgia (azoto liquido), courettage (rimozione della lesione con una sorta di scalpello), elettrocoagulazione, ablazione laser e terapia topica a base di perossido di idrogeno ad alte concentrazioni. I trattamenti chirurgici e terapeutici per rimuovere le escrescenze sono collaudati per efficacia e con limitati effetti collaterali.

 

Prognosi ed evoluzione

Le cheratosi seborroiche non hanno mai un’evoluzione cancerosa come può accadere, invece, nel caso delle cheratosi attiniche. Per questo la prognosi è sempre favorevole, anche quando la lesione diventi voluminosa con il passare degli anni. Attenzione, però, a quello che in medicina viene definito segno di Leser-Trelat: si tratta della comparsa simultanea e improvvisa di molteplici cheratosi seborroiche soprattutto nelle zone del torace e della schiena. Questa condizione viene inclusa tra le sindromi paraneoplastiche, ovvero sintomi sentinella di diverse tipologie di tumori maligni, in particolare del tratto digestivo, come l’intestino. Non è chiaro il legame tra le cheratosi seborroiche e il cancro, tuttavia l’esordio repentino di molte cheratosi seborroiche dovrebbe spingere verso uno screening oncologico ad ampio spettro.

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E se fosse cheratosi attinica?

Compila il test, o fallo compilare a una persona a te cara, per comprendere meglio la cheratosi attinica e altre problematiche cutanee meritevoli di controllo.

Foto Dr. Gianluca Nazzaro Dermatologo

Contenuto realizzato dalla Redazione di Derma-Point. Nel video, il contributo del Dr. Gianluca Nazzaro, Specialista in Dermatologia e Venereologia, SC Dermatologia Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Università degli Studi di Milano.

Fonti:

  • Greco MJ, Bhutta BS. Seborrheic Keratosis. [Updated 2023 Aug 8]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2023 Jan-. Available from: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK545285/
  • Healthline What’s the Difference Between Seborrheic Keratosis and Actinic Keratosis?
  • US Dermatology Partners What’s The Difference Between Actinic Keratosis and Seborrheic Keratosis?
  • Linee guida SIDeMaST Cheratosi attiniche (pag. 419)

ATTENZIONE: le informazioni e i consigli che ti proponiamo sono generali, e come tali vanno considerati, non possono essere utilizzati a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.

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