Psoriasi e insonnia: esiste un legame?
Fino all’80% delle persone con psoriasi sperimenta disturbi del sonno. A sua volta, dormire poco e male influisce sui sintomi della malattia, peggiorandoli. Scopriamo la relazione tra psoriasi e insonnia, e come porvi rimedio.
INDICE:
- Psoriasi e insonnia: perché succede?
- Psoriasi e disturbi del sonno: i più diffusi
- Psoriasi, disturbi del sonno e stanchezza diurna
- L’insonnia può causare la psoriasi?
- Psoriasi e insonnia: cure, rimedi naturali e comportamenti utili
- Consigli per una corretta igiene del sonno
- La melatonina funziona?
Psoriasi e insonnia: perché succede?
I sintomi della psoriasi possono disturbare il sonno e, nei casi più gravi, causare insonnia. Secondo le statistiche, fino all’80% delle persone con psoriasi sviluppa disturbi del sonno. Anche una psoriasi lieve o moderata peggiora la qualità e la durata del riposo in quasi il 60% dei casi. Significa che avere la psoriasi riduce in modo drastico le possibilità di dormire sette ore per notte, considerate dagli studi più recenti come necessarie per preservare le funzioni cognitive in età adulta.
Perché accade? La psoriasi provoca sintomi fisici come prurito, desquamazione, dolore causato dalle spaccature e dalle abrasioni delle placche, che possono esacerbarsi durante la notte ostacolando l’addormentamento o causando risvegli notturni. Inoltre, la malattia psoriasica impatta in modo importante sulla psiche e sull’autostima, generando un circuito mentale negativo che ostacola i ritmi circadiani e la naturale propensione al rilassamento notturno. Insomma, un circolo vizioso che si autoalimenta.
Psoriasi e disturbi del sonno: i più diffusi
Anche in forma lieve, la psoriasi cutanea è un grande fattore di rischio per i disturbi del sonno, tra i quali:
- insonnia;
- apnee ostruttive del sonno (OSAS);
- sindrome delle gambe senza riposo.
La psoriasi cutanea può inoltre associarsi a patologie correlate come la depressione, l’artrite e il morbo di Crohn: tutte condizioni che a loro volta influiscono sul sonno e ne peggiorano la qualità.
Psoriasi, disturbi del sonno e stanchezza diurna
La psoriasi è una malattia cutanea che può ripercuotersi sullo stato di salute di tutto il corpo e generare una stanchezza cronica. Non dormire, o dormire poco e male, a sua volta aumenta i livelli di spossatezza diurna, riduce la carica energetica e può portare a crisi di sonnolenza. Tutto questo condiziona pesantemente la qualità di vita e rende difficile affrontare gli impegni quotidiani. Ne risentono le performance lavorative, la qualità dei rapporti interpersonali, la capacità di far fronte agli imprevisti. Aumenta il rischio di incidenti e di errori prevenibili. Per questo l’insonnia nella persona con psoriasi non va assolutamente trascurata o sottovalutata.
L’insonnia può causare la psoriasi?
Non esiste una causalità diretta e univoca, ma esiste un collegamento bidirezionale. La psoriasi è una malattia multifattoriale dalle cause solo in parte note sia di tipo genetico che ambientale. Le persone che soffrono di insonnia o di disturbi del sonno in modo cronico per motivi professionali, come ad esempio chi lavora su turni, sono però più predisposte alle malattie autoimmuni come la psoriasi, sebbene non sia chiaro l’esatto meccanismo che lega le due condizioni. Inoltre, l’insonnia è correlata a forme particolarmente severe di psoriasi e di artrite psoriasica. Probabilmente lo stato di stress cronico che consegue all’insonnia altera il sistema immunitario inducendo una cascata infiammatoria che nelle persone predisposte può portare all’emersione delle psoriasi. Una cosa è certa: i disturbi del sonno acuiscono i sintomi della psoriasi.
Psoriasi e insonnia: cure, rimedi naturali e comportamenti utili
La prima cosa da fare quando ci si accorge che la psoriasi sta avendo conseguenze negative sul sonno è… curare la psoriasi. Per farlo è necessario stabilire un rapporto di fiducia con il dermatologo di riferimento e seguire con scrupolo le terapie prescritte. Se la terapia prevede l’applicazione di un trattamento topico una o più volte al giorno, tale operazione andrà fatta nel modo più accurato possibile. Talvolta i disturbi del sonno possono essere un sintomo dell’aggravamento della psoriasi e segno che la terapia seguita non sta più funzionando. Prendersi cura della pelle, nutrendola e mantenendola idratata con le creme idratanti e riparatrici della barriera cutanea è il modo migliore per alleviare i sintomi della psoriasi, come ad esempio il prurito, e dormire meglio.
Sentiamo a questo proposito i consigli della Dr.ssa Stefania Sorbara, dermatologa presso la S.C. Dermatologia Ospedali Galliera di Genova.
Consigli per una corretta igiene del sonno
L’Associazione americana di Dermatologia ha stilato una lista di regole da seguire in caso di psoriasi e insonnia, o più in generale disturbi del sonno. Eccole:
- seguire un’alimentazione bilanciata, ricca di cibi freschi con una buona quota di sostanze “amiche del sonno”, come il triptofano. Inoltre, si suggerisce di eliminare o limitare il consumo di cibi ricchi di sodio o di zucchero, di cibi in scatola o precotti;
- limitare o evitare il consumo di bevande alcoliche, specialmente prima di andare a dormire. L’alcol induce sonnolenza, ma può provocare risvegli notturni;
- andare a letto e svegliarsi sempre alla stessa ora. È stato dimostrato che seguire una routine migliora la qualità e la durata del sonno;
- favorire il rilassamento mentale prima di andare a letto evitando attività neurostimolanti e optando per altre calmanti, come ascoltare musica o leggere un buon libro;
- praticare attività fisica nella prima parte della giornata, per migliorare lo stato fisico, aumentare l’energia e indurre poi una fisiologica stanchezza a fine giornata;
- fare della propria stanza da letto l’ambiente ideale per dormire: silenzioso, con una temperatura né troppo alta né troppo bassa, senza apparecchi tecnologici in funzione. Attenzione anche a materasso e cuscino;
- non assumere caffeina nella seconda parte della giornata per non eccitare il sistema nervoso e ostacolare la produzione naturale di melatonina.
La melatonina funziona?
Le persone che si ammalano di psoriasi producono meno melatonina rispetto alle persone che non soffrono di questa malattia autoimmune. Ciò può suggerire che una delle possibili soluzioni alla mancanza di sonno sia l’assunzione regolare di integratori di melatonina. Sebbene l’efficacia di questi supplementi nella cura dell’insonnia e dei disturbi del sonno sia controversa, potrebbe valere la pena di tentare. Uno studio condotto su persone con una forma grave di artrite psoriasica e trattate con melatonina, ha evidenziato un miglioramento generale di tutti i parametri considerati: qualità e durata del sonno, sintomi articolari e cutanei, umore. Sebbene più evidenze scientifiche siano necessarie per corroborare questi dati, nell’attesa si può provare ad assumere la melatonina per dormire meglio, ma sempre informando preventivamente il proprio medico di fiducia.
Contenuto realizzato dalla Redazione di Derma-Point. Nel video, il contributo della Dr.ssa Stefania Sorbara, Specialista in Dermatologia e Venereologia, S.C. Dermatologia Ospedali Galliera, Genova.
Fonti:
- Halioua B, Chelli C, Misery L, Taieb J, Taieb C. Sleep Disorders and Psoriasis: An Update. Acta Derm Venereol. 2022 Apr 27;102:adv00699. doi: 10.2340/actadv.v102.1991. PMID: 35191513; PMCID: PMC9574693.
- Nowowiejska J, Baran A, Flisiak I. Mutual Relationship Between Sleep Disorders, Quality of Life and Psychosocial Aspects in Patients With Psoriasis. Front Psychiatry. 2021 Jul 6;12:674460. doi: 10.3389/fpsyt.2021.674460. PMID: 34295272; PMCID: PMC8290261.
- Healthline How to Get a Better Night’s Sleep with Psoriasis
- American Academy of Dermatology Association Can Psoriasis make you Feel Tired?
- Blaginina I, Rebrova O, Bludova N, et al FRI0495 Use of melatonin in patients with psoriatic arthritis violations of emotional status Annals of the Rheumatic Diseases 2017;76:675-676.
ATTENZIONE: le informazioni e i consigli che ti proponiamo sono generali, e come tali vanno considerati, non possono essere utilizzati a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.